Friday, January 20, 2006

Voce a costo 0

Voice Over Internet Protocol è una tecnologia che utilizza la rete per trasportare la voce. Un Telefono via Internet.
Come funziona ? Semplice: prendete un convertitore analogico digitale, con un sampling rate.... no scusate, avete ragione, facciamo prima così:
quando voi fate una telefonata VoIP la vostra voce, istante dopo istante, viene convertita in lunghe sequenze di numeri. Queste sequenze di numeri vengono trasportate via Internet verso il vostro o i vostri (conferenza) interlocutori. I vostri interlocutori sentono onde sonore (la vostra voce) generate ricomponendo le sequenze di numeri da voi inviati.
Bello, e allora ? Beh, quando questo diventa possibile a costo 0 € diventa anche interessante vero ?
Come è possibile che questo avvenga a costo 0 ? Semplice, prendete una software house specializzata in scambio dati tra utenti internet (file sharing, peer-to-peer), trasformate il suo software in uno strumento che invece di scambiare file scambia le famose sequenze di numeri contenenti la vostra voce ed ecco Skype.
Se visitate il sito di Skype (chi non lo ha ancora fatto dovrebbe farlo) verrete accolti da una pagina semplice, con scritte che sembrano fatte con i pastelli dei miei bimbi. Dietro a tanta semplicità, cortesia e umiltà c'è una squadra di persone che ha realizzato in poco tempo uno strumento di uso universale (gira su tutte le piattaforme e mentre stò scrivendo gli utenti collegati sono oltre 4 milioni): il telefono via Internet.
Questi ragazzi hanno dimostrato, oltre al fatto di sapere programmare, che sfruttando cose esistenti, tecnologie alla portata di tutti e intelligenza, diventa possibile realizzare qualunque cosa.
Adesso sono stati acquisiti da eBay (nel bene e nel male, ma per loro credo più nel bene), hanno messo da parte qualche milione di dollari e possono dedicarsi a migliorare il loro prodotto.
Tra utenti Skype ci si parla gratuitamente, ma se un utente Skype vuole essere raggiungibile da un utente telefonico tradizionale può comprare un numero telefonico a pagamento da Skype (ecco dove si comincia a guadagnare). Se un utente Skype vuole chiamare un telefono tradizionale altro non deve fare che comprare del credito telefonico da Skype (ed ecco dove si guadagna per davvero). Le tariffe di Skype sono molto economiche, quindi il vantaggio di utilizzare Skype, per chi telefona molto, è alto (guardate le tariffe sul sito, sarete stupiti).

Adesso vi dico una cosa: anche il telefono di casa è VoIP, ma nessuno ve lo viene a dire (a parte me ;-) ). Quindi i telefoni tradizionali in realtà non esistono più. Sono gli operatori telefonici che vogliono farcelo credere, così possono giustificare il fatto di farci pagare una telefonata che in realtà, sfruttando Internet, a loro non costerebbe niente. Voi direte: ma la loro infrastruttura di rete ha un costo, quindi le telefonate che la usano hanno un costo. Vero, però la loro infrastruttura, solamente utilizzata per telefonare, non ha senso di esistere, a meno che non la sfruttino anche per trasportare internet, e quindi il VoIP. Incasinato vero ? Beh, il segreto è questo, incasinano tutto, così noi non ci capiamo più niente e le telefonate continuiamo a pagarle.

Adesso ve ne dico un'altra: ma perchè i nostri grandi imprenditori non riescono a realizzare cose di questo tipo, perchè noi Italiani (anzi scusate, le Imprese italiane) non realizzano mai una cosa come Skype, o come Linux, o come tante cose che ormai utilizziamo abitualmente e che provengono sempre dall'estero?
Io una risposta me la dò: i nostri grandi imprenditori diventano grandi non perchè hanno l'idea giusta e la sviluppano (questo avveniva 30 anni fa con imprese come la Fiat che ha inventato la 500 e Olivetti che tornato dagli USA ha voluto costruire le macchine da scrivere in Italia) ma perchè riescono in diversi modi a raggiungere posizioni dominanti in grandi aziende dove ognuno, costretto a pagare il mutuo, l'affitto e le bollette, è impegnato a preservare il proprio posto di lavoro, assecondando in tutto e per tutto il proprio boss, dandogli modo, direttamente o indirettamente, di gestire ingenti quantitativi di soldi che immacabilmente spariscono dalle casse delle società per finire su conti esteri.
Ecco perchè società italiane un tempo floride adesso sono piene di debiti e non creano innovazione. E' sicuramente più semplice e immediato arraffare tutto quello che si può e poi sparire, o per chi è veramente bravo, andarlo a fare in un altra azienda, fino quando non pesterà i piedi di qualcuno (di solito un politico). Ecco che allora scattano le manette, ma intanto i danni, gli ammanchi, la non innovazione e la totale stagnazione pervadono l'Italia (o forse il mondo ?).

Andiamo fino in fondo e parliamo degli studenti delle medie e delle superiori, coloro le cui menti belle aperte, sono pronti ad assimilare miliardi di immagini televisive e su cartelloni pubblicitari, apparentemente diverse ma in realtà tutte legate da un unico filo conduttore: spendi per apparire (non essere) più bello, spendi per telefonare, chattare e ricaricare, spendi per andare dove vanno tutti gli altri e infine spendi per indebitarti costruendo una casa, una famiglia e comprando bellissimi televisori al plasma e lettori di mp3 (non che sia contrario, anzi tutte che cose che mi piacciono molto).

Alla fine ci ritroviamo così: io bloccato in auto in piena giornata lavorativa, da una manifestazione di metalmeccanici, che vogliono l'aumento per avere gli stipendi allineati allo standard di vita odierno (e và anche bene, del resto è meglio essere allineati che disallineati), mentre io, che voglio creare innovazione e stavo giusto andando a trovare il mio collega del reparto ricerca e sviluppo per dargli una mano, sono costretto a stare un ora a guardare loro che reggono due striscioni pressochè illeggibili. Nulla in contrario alle manifestazioni, ma possibile che alla fine dobbiamo pestarci i calli l'uno con l'altro ? Non che adesso la manifestazione mi abbia impedito di fare innovazione però se spostiamo la cosa dall'individuo alle masse, considerato che in coda le macchine ferme erano molte, e che i blocchi avvengono a Genova, Milano, Torino, sulle ferrovie, negli aeroporti, ecco che forse è meglio incominciare a ragionare diversamente. Anche perchè l'unico che i nostri amici manifestanti hanno fatto passare era un ufficiale dei Carabinieri che ha risalito tutta la coda e alla fine, grazie al consenso dei suoi colleghi con i quali si è brevemente soffermato a parlare, totalmente d'accordo con i manifestanti, ha proseguito per la sua strada ed è sparito. A noi che eravamo in coda e ci siamo stretti chi a destra e chi a sinistra ha rivolto solo spazientiti sguardi di commiserazione quando impedivamo il passaggio se non riuscivamo a spostare velocemente le nostre auto incastrate nel serpentone bloccato.

Cosa ho voluto dire ? Be, se lo spiegassi adesso insulterei l'intelligenza di chi mi legge. Una cosa è certa: sono convinto fermamente che una delle tante cose che dobbiamo fare oggi è cercare di fare innovazione, pulita, senza cercare il lucro immediato e far capire ai nostri "dipendenti" che ci siamo stufati, che non vogliamo più pestarci i calli tra noi, che abbiamo capito che adesso è il momento di diventare grandi, smettiamo di giocare con i telefonini a mandarci i messaggini, smettiamo di guardare programmi televisivi stupidi e pilotati e forse, per una volta, dovremmo tutti, ma dico tutti, fare un unico grande sciopero: quello del voto, credo sia rimasta l'unica cosa con la quale potremmo fare tanto silenzio da farci realmente sentire ai quattro angoli del pianeta... a costo 0.

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